Internazionale
L’Hirak resta in cella, nessuna amnistia per il movimento del Rif
Marocco Il re grazia oltre 5.600 detenuti, ma tra loro non ci sono oppositori politici. Tanto meno quelli del movimento del nord del paese, che da anni chiede uguaglianza sociale. Nonostante il provvedimento, i carceri restano affollati: lo spazio individuale a disposizione è di due metri quadrati
Nasser Zefzafi, uno dei più noti leader dell'Hirak, in prigione
Marocco Il re grazia oltre 5.600 detenuti, ma tra loro non ci sono oppositori politici. Tanto meno quelli del movimento del nord del paese, che da anni chiede uguaglianza sociale. Nonostante il provvedimento, i carceri restano affollati: lo spazio individuale a disposizione è di due metri quadrati
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 11 aprile 2020
In Marocco il coronavirus ha registrato fino ad oggi 1.184 positivi e 90 decessi: la regione più colpita è quella di Casablanca-Settat. Il paese è il quarto per contagi nel continente africano dietro Sudafrica, Algeria ed Egitto. Le autorità marocchine hanno dichiarato lo «stato di emergenza sanitaria» il 20 marzo, i casi erano 83, cercando di limitare il contagio: solo spostamenti necessari, scuole e moschee chiuse. Pene severe per chiunque violi le restrizioni, da sanzioni economiche ad arresti con detenzioni da uno a tre mesi di carcere. Misure preventive complici di una chiara consapevolezza da parte del governo: la totale...