Internazionale
L’Honduras vota «Libre». O almeno ci proverà
Sfida ai golpisti Prime presidenziali (militarizzate) dopo il golpe del 2009. Sinistra avanti di poco nei sondaggi. Xiomara Castro, moglie del deposto presidente Zelaya e candidata del nuovo partito Libertad e Refundacion, punta a una «rivoluzione pacifica»
Xiomara Castro durante una manifestazione elettorale – Reuters
Sfida ai golpisti Prime presidenziali (militarizzate) dopo il golpe del 2009. Sinistra avanti di poco nei sondaggi. Xiomara Castro, moglie del deposto presidente Zelaya e candidata del nuovo partito Libertad e Refundacion, punta a una «rivoluzione pacifica»
Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 23 novembre 2013
Oltre 200 osservatori internazionali sono in Honduras per le elezioni di domani. Si vota per eleggere il presidente che sostituirà quello in scadenza, Porfirio Lobo, i tre vicepresidenti, 128 deputati al Congresso, 20 al Parlamento centroamericano (Parlacen) con altrettanti supplenti, e 298 rappresentanti locali. Ai 5.437 seggi allestiti in tutto il paese, sono attesi 5,3 milioni di cittadini, compresi i 46.000 che vivono negli Stati uniti. Possono scegliere tra nove partiti e altrettanti candidati alla presidenza. I più quotati dai sondaggi risultano Juan Orlando Hernandez, del Partido Nacional (la destra che governa) e Xiomara Castro. Quest’ultima, che rappresenta il partito...