Li chiamano «Neet», ma il 90% lavora in nero nelle città precarie
Lavoro

Li chiamano «Neet», ma il 90% lavora in nero nelle città precarie

I limiti della statistica ufficiale davanti alla realtà sociale nel rapporto «Lost in transition»

Pubblicato 4 mesi faEdizione del 24 luglio 2024
Il 90 per cento dei giovani tra 15 e i 29 anni classificati come «Neet» lavorano in nero. Lo sostiene la ricerca «Lost in transition» commissionata dal Consiglio nazionale dei giovani con il supporto tecnico dell’Istituto di Ricerche Educative e Formative (Iref). Il dato va preso per quello che è: una stima su una condizione aleatoria che in Italia ha raggiunto un record. Stando all’Istat i «Neet» sono 2,1 milioni, il 16,1% dei giovani nella fascia d’età considerata contro l’11,2% in Europa. Non è il dato qui a interessare più di tanto, ma il suo significato. Dire che il 90...

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