Internazionale
Libano, anche i profughi palestinesi chiedono pane e lavoro
Proteste I rifugiati palestinesi si augurano che le manifestazioni popolari in corso nel Paese dei cedri portino ad un riconoscimento del loro diritto a lavorare. Il docente Sari Hanafi: la chiave è la fine del settarismo
L’ingresso bloccato del campo profughi di Beddawi (Tripoli) lo scorso luglio durante le proteste palestinesi – NNA
Proteste I rifugiati palestinesi si augurano che le manifestazioni popolari in corso nel Paese dei cedri portino ad un riconoscimento del loro diritto a lavorare. Il docente Sari Hanafi: la chiave è la fine del settarismo
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 26 ottobre 2019
Le guance non sono più scavate, con l’età ha preso qualche chilo di troppo, e la schiena non è più diritta come un tempo. Kassem Aina però non perde la voglia di continuare la battaglia di una vita. Per il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi nella loro terra d’origine e per una vita dignitosa in Libano, senza più restrizioni e leggi punitive. Direttore dell’ong Beit al Atfal al Sumud, nel campo di Shatila, alla periferia meridionale di Beirut, Aina segue con attenzione lo sviluppo delle manifestazioni che da giorni inondando le strade della capitale e di altre città libanesi....