Internazionale
Libano, nelle urne il declino di Saad Hariri
Beirut Hariri contestato anche dai sunniti, per riconfermarsi premier, dovrà ricercare un nuovo accordo con Hezbollah e i suoi alleati che oggi potrebbero riconquistare la maggioranza del parlamento. Sullo sfondo ci sono i profughi palestinesi e siriani e una nuova possibile guerra tra Israele e movimento sciita
Supporter adoranti dell’attuale primo ministro libanese Saad Hariri durante un suo comizio a Beirut – Ap
Beirut Hariri contestato anche dai sunniti, per riconfermarsi premier, dovrà ricercare un nuovo accordo con Hezbollah e i suoi alleati che oggi potrebbero riconquistare la maggioranza del parlamento. Sullo sfondo ci sono i profughi palestinesi e siriani e una nuova possibile guerra tra Israele e movimento sciita
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 6 maggio 2018
Intervistato da un giornale internazionale, Yusef Sanjar, ha raccontato che l’ultima volta che si è votato per il rinnovo del Parlamento libanese, quasi dieci anni fa, era tornato a casa da Riyadh grazie a un biglietto aereo pagato dalla sua azienda, il colosso delle costruzioni Saudi Oger Construction Company, di proprietà degli Hariri, la famiglia libanese sunnita più potente e stretta alleata dei sauditi. E a Sidone, la sua città, fece campagna a favore di Saad Hariri, che aveva preso il posto del padre Rafiq (assassinato nel 2005). La Saudi Oger ora è a pezzi, crollata sotto i colpi del...