Visioni
Libera sinfonia per i fratelli Wachowski
Fiction Con «Sense8» i registi di «Matrix» fanno il loro debutto tv con una serie per Netflix, geniale ibrido di buddismo e sci-fi in una storia che sfida le regole del genere
Fiction Con «Sense8» i registi di «Matrix» fanno il loro debutto tv con una serie per Netflix, geniale ibrido di buddismo e sci-fi in una storia che sfida le regole del genere
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 18 giugno 2015
Giulia D'Agnolo VallanNEW YORK
Come quello di Sofia Coppola, Harmony Korine, Gus Van Sant e Spike Jonze, il lavoro di Andy e Lana Wachowski riflette una profonda affinità elettiva con lo zeitgeist del momento. Specialmente quella dei giovani. Lo hanno dimostrato con grandissimo successo nei Matrix e in modo meno riuscito in Cloud Atlas e Jupiter Ascending. E lo dimostrano in modo affascinante nel loro ultimo lavoro, Sense8, una serie tv di 12 puntate, l’ennesima prova delle altissime ambizioni di Netflix (la serie non a caso sarà fra gli eventi del lancio della piattaforma di video on demand in autunno anche nel nostro paese)...