Politica
Liberi e Uguali dice no a Gori e quasi sì a Zingaretti
Regionali e Politiche Le assemblee regionali di LeU decidono la corsa solitaria in Lombardia e il mandato a Grasso perché tratti con il candidato del Pd nel Lazio. Una standing ovation chiude subito il discorso a Milano, mentre a Roma tanti intervengono contro l’accordo e chiedono impegni precisi sul programma
Pietro Grasso, Pippo Civati e Nicola Fratoianni – lapresse
Regionali e Politiche Le assemblee regionali di LeU decidono la corsa solitaria in Lombardia e il mandato a Grasso perché tratti con il candidato del Pd nel Lazio. Una standing ovation chiude subito il discorso a Milano, mentre a Roma tanti intervengono contro l’accordo e chiedono impegni precisi sul programma
Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 13 gennaio 2018
All’assemblea milanese di Liberi e Uguali sono bastati pochi minuti per far crollare le speranze del Pd e le ricostruzioni interessate dei suoi supporter. Nessuna resa dei conti nella nuova lista di sinistra tra sostenitori dell’alleanza di centrosinistra e suoi avversari. La decisione di andare da soli alle elezioni regionali in Lombardia era stata già presa, il candidato già individuato e quando il capogruppo di Mdp alla camera Laforgia ha annunciato il nome di Onorio Rosati la standing ovation della platea ha chiuso il discorso. A Roma nel frattempo, alla presenza di Pietro Grasso, si sviluppava un dibattito vero. Perché...