Internazionale
Libertà «declassate» in Senegal, ma la candidatura di Sonko alla fine c’è
Verso le elezioni Il principale avversario del presidente Macky Sall prova ad aggirare l’ostacolo delle firme per correre al primo turno del 25 febbraio. Al momento è in carcere, ma i giovani sono con lui. Nelle urne l’«eccezione» di una regione caratterizzata dai golpe militari in serie in serie
Una protesta dei sostenitori di Ousmane Sonko, il più celebre detenuto politico senegalese – Getty Images
Verso le elezioni Il principale avversario del presidente Macky Sall prova ad aggirare l’ostacolo delle firme per correre al primo turno del 25 febbraio. Al momento è in carcere, ma i giovani sono con lui. Nelle urne l’«eccezione» di una regione caratterizzata dai golpe militari in serie in serie
Pubblicato 11 mesi faEdizione del 28 dicembre 2023
Sofia ScialojaDAKAR
In Senegal si avvicina il primo turno delle elezioni presidenziali, previste per il 25 febbraio e basate su un sistema presidenziale a doppio turno con ballottaggio. Le violente manifestazioni di marzo e giugno sono state sedate con misure restrittive, come la sospensione dei corsi all’università Cheick Anta Diop e del principale collegamento marittimo tra Dakar e Ziguinchor, bastione del partito Pastef (Patrioti africani del Senegal per il lavoro, l’etica e la fraternità, dissolto da fine luglio) di Ousmane Sonko, principale oppositore dell’attuale presidente Macky Sall. Ma anche l’annuncio in giugno di quest’ultimo di non presentarsi per un terzo mandato ha...