Politica
Libia, «avevamo quasi fatto la pace, poi è arrivata la guerra»
Al senato Il presidente del Consiglio risponde sugli ultimi sviluppi della crisi: la tempistica degli scontri ci fa pensare che la nostra strategia era giusta. Adesso insistiamo parlando con tutti e per recuperare la concordia della comunità internazionale. Non c'è al momento un'emergenza sbarchi
La guerra in Libia
Al senato Il presidente del Consiglio risponde sugli ultimi sviluppi della crisi: la tempistica degli scontri ci fa pensare che la nostra strategia era giusta. Adesso insistiamo parlando con tutti e per recuperare la concordia della comunità internazionale. Non c'è al momento un'emergenza sbarchi
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 19 aprile 2019
«Fallimento della diplomazia italiana?». L’avvitarsi della crisi libica appare come la dimostrazione più evidente dell’inefficacia dell’azione del governo Conte, prima e dopo la conferenza di Palermo. Ma per il presidente del Consiglio, che ieri sera è andato a riferire sugli ultimi sviluppi nell’aula del senato, non è così. Anzi, è vero il contrario: «La tempistica degli scontri ci induce a pensare che stessimo procedendo nella direzione giusta e che si sia voluto deliberatamente far deragliare un processo politico concreto e ben avviato». L’accusa è solo indirettamente rivolta alla Francia, all’appoggio garantito da Macron al tentato blitz di Haftar – gli...