Internazionale
Libia, doppi giochi e soldi sporchi dietro l’offensiva di Haftar
Desideri sauditi Il Wall Street Journal svela i dettagli dell’accordo stretto a Ryadh dal generale libico. E Parigi si difende dall’accusa di «ambiguità»
Miliziani fedeli al governo Serraj cercano di bloccare le forze di Haftar a Ain Zar, sobborgo di Tripoli – Afp
Desideri sauditi Il Wall Street Journal svela i dettagli dell’accordo stretto a Ryadh dal generale libico. E Parigi si difende dall’accusa di «ambiguità»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 aprile 2019
Parigi ieri ha tentato di respingere le accuse di «ambiguità», o meglio di doppiogiochismo e sostanziale appoggio all’offensiva del generale cirenaico Kalifa Belqasim Haftar per la conquista di Tripoli. Ma il portavoce del Quai d’Orsay lo ha fatto in modo generico, trincerandosi dietro il fronte ufficiale che vedrebbe la Francia collaborare al dialogo promosso dall’Onu insieme all’Italia e agli altri «partner britannici e emirati», facendo notare come nella sua più recente visita in Libia il ministro Jean-Yves Le Drian, il 18 e 19 marzo, abbia incontrato tanto Haftar quanto il primo ministro, Fayez Serraj. Nessuna smentita dell’arrivo all’aeroporto di Orly...