Lavoro
Licenziata perché mamma, la Corte la reintegra: «Fu una ritorsione»
Lavoro La storia di Sara Guerriero: prima l’azienda l’aveva trasferita a 250 chilometri di distanza, poi l’aveva cacciata. Per il tribunale d'Appello di Cosenza si è trattato di un licenziamento ritorsivo e discriminatorio. Una sentenza destinata a fare giurisprudenza
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Lavoro La storia di Sara Guerriero: prima l’azienda l’aveva trasferita a 250 chilometri di distanza, poi l’aveva cacciata. Per il tribunale d'Appello di Cosenza si è trattato di un licenziamento ritorsivo e discriminatorio. Una sentenza destinata a fare giurisprudenza
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 agosto 2021Edizione 04.08.2021
La maternità è da sempre «un guaio per la produzione», canta la Banda Bassotti, un ostacolo al profitto, un problema per le aziende. E per Sara Guerriero il trasferimento da Cosenza a Salerno era scattato dopo aver dato alla luce un bambino. Una coincidenza? «Non è mai troppo tardi», recita uno spot dell’Istituto Helvetico Sanders, l’azienda di cui la neo mamma era dipendente. Gli comunicarono che a causa della crisi doveva trasferirsi da Cosenza a Salerno. Un ricatto vero e proprio, un provvedimento discriminatorio per il suo status di madre. In effetti non è mai troppo tardi per perdere il...