Lavoro

«Licenziati perché avevano la tessera della Fiom»

«Licenziati perché avevano la tessera della Fiom»Una manifestazione della Fiom

Tribunale del Lavoro di Bologna Due pakistani «discriminati» Marzabotto: lavorate solo se non vi iscrivete più. Ordinata la reintegra e il pagamento degli stipendi arretrati

Pubblicato quasi 7 anni faEdizione del 22 dicembre 2017
Nella Bologna dove la sindacalizzazione è ancora altissima e le relazioni aziendali sono all’avanguardia succede anche che ci sia un’impresa che licenzia un delegato e un lavoratore a causa della tessera della Fiom che portano in tasca. L’effetto Jobs act nella rossa Emilia la scorsa primavera provocò un’escalation di licenziamenti di delegati sindacali a cui ora per fortuna la giustizia (proletaria, verrebbe da dire) ha iniziato a porre rimedio. La Dismeco è un’azienda di Marzabotto che smonta elettrodomestici e componenti elettronici. Impiega 32 lavoratori, quasi tutti pakistani. «Sono entrato nel 2009 e nel 2013 ho avuto il contratto a tempo...

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