Visioni

L’icona Fanny Ardant in un melodramma oltre gli schematismi

L’icona Fanny Ardant in un melodramma oltre gli schematismi

Locarno 70 Nella sezione Piazza Grande «Lola Pater» di Nadir Moknèche

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 4 agosto 2017
Fanny Ardant approda in piazza Grande, di persona e sul grande schermo. Era già stata a Locarno nel 1983 per inaugurare il festival come protagonista di Finalmente domenica, purtroppo l’ultimo film diretto da François Truffaut, all’epoca suo marito. Una vita è trascorsa, ma Fanny è ancora una donna di gran fascino, acuta e dall’intelligenza vivacissima, con un sorriso disarmante e contagioso. Ora come allora un’icona. Un’icona che irrompe sullo schermo con un ruolo decisamente inconsueto, confezionato per lei dal regista e sceneggiatore di Lola Pater Nadir Moknèche. Siamo nella comunità parigina di origine algerina. Zino, giovane musicista e accordatore, ha...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi