Internazionale

L’identità violata di Chelsea Manning

L’identità violata di Chelsea Manning – Afp

Verità anonime Dopo essere stata scarcerata per la scadenza del termine dell’inchiesta del gran giurì, il 16 maggio 2019 un giudice le ha ordinato di tornare in prigione fino a che non testimonierà contro WikiLeaks

Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 11 giugno 2019
La vita di Chelsea Manning, nata Bradley, comincia in una zona rurale dell’Oklahoma con una madre gallese e un padre americano. Dopo il divorzio dei genitori, quando aveva 13 anni, si trasferisce in Galles con la madre e la sorella ma quattro anni dopo ritorna negli Stati Uniti; dopo avere iniziato a lavorare come programmatrice e progettista di software, si trasferisce vicino a Washington, e frequenta il Montgomery College, lavorando per potersi mantenere. Poi si arruola nell’esercito. Nell’ottobre 2009 viene mandata in servizio in Iraq, a est di Baghdad, dove lavora come analista di intelligence. In una lunga intervista rilasciata...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi