Cultura
L’identità molteplice del postcapitalismo
Saggi «Pensare dal limite» di Massimo Cappitti per Zona editore. Un rinnovato pensiero critico può nascere da un confronto serrato tra scrittura politica e scrittura letteraria
«Trash people» dell’artista tedesco HA Schult – Foto Reuters
Saggi «Pensare dal limite» di Massimo Cappitti per Zona editore. Un rinnovato pensiero critico può nascere da un confronto serrato tra scrittura politica e scrittura letteraria
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 22 maggio 2014
I saggi raccolti in questo libro di Massimo Cappitti (Pensare dal limite, Zona editore, pp. 204, euro 18) pongono a confronto alcuni autori del «comunismo eretico» del Novecento (come Luxembourg, Korsch, Montaldi) con la scrittura letteraria (Flaubert, De Lillo, Glissant), interrogando il rapporto tra narratività e pensiero politico. I differenti percorsi sono accomunati da una passione del molteplice, come s’intitola il capitolo centrale del libro dedicato a Canetti, e dalla riscoperta dei possibili indecisi e in bilico che caratterizzano un evento storico, prima che i vincitori del momento riescano a imporre la loro tradizione e la loro lettura a senso...