Cultura
L’identità scorre lungo il confine
BENJAMIN ALIRE SÁENZ Le città alla frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti sono un nodo nevralgico dell’economia dei due paesi. Ma sono anche il luogo dove il narcotraffico spesso impone la sua legge. Un’intervista con lo scrittore ispanico-americano, autore del libro «Tutto inizia e finisce al Kentucky Club» pubblicato da Sellerio
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BENJAMIN ALIRE SÁENZ Le città alla frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti sono un nodo nevralgico dell’economia dei due paesi. Ma sono anche il luogo dove il narcotraffico spesso impone la sua legge. Un’intervista con lo scrittore ispanico-americano, autore del libro «Tutto inizia e finisce al Kentucky Club» pubblicato da Sellerio
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 24 giugno 2014
Di lui la Texas Monthly ha scritto che «la frontiera ce l’ha dentro». E in effetti Benjamin Alire Sáenz, vincitore lo scorso anno del più importante premio letterario statunitense, il Pen/Faulkner Award, con la raccolta di racconti Tutto inizia e finisce al Kentucky Club (Sellerio, pp. 248, euro 16), prima che uno scrittore straordinario, poetico e visionario, sembra essere un uomo che non ha mai smesso di varcare confini. Quarto di sette figli di una famiglia di chicanos, gli statunitensi di origine messicana, Sáenz è nato – nel 1954 – e cresciuto in una piccola fattoria di Las Cruces, nel...