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L’ideologia di Battista e D’Angelis fa acqua da tutte le parti
La polemica Le critiche degli «anti-bene comuni» ignorano la tendenza mondiale alla ripubblicizzazione dell’acqua (Usa, Onu e Vaticano inclusi). Hanno paura della democrazia e risentono di un fanatismo superato dalla storia
Un vecchio cedro emerso nel lago Aldwell, Usa. Scena dal docu-film DamNation – Ben Knight
La polemica Le critiche degli «anti-bene comuni» ignorano la tendenza mondiale alla ripubblicizzazione dell’acqua (Usa, Onu e Vaticano inclusi). Hanno paura della democrazia e risentono di un fanatismo superato dalla storia
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 31 luglio 2015
Pierluigi Battista sul Corriere della Sera di giovedì 23 luglio, chiedendosi retoricamente «se è così sprezzante e superficiale ribattezzare bene-comunismo la teoria, i riti e l’ideologia dei beni comuni», mostra di avere il dubbio di sparare qualche stupidaggine, anche se poi si risponde subito: è giusto. Basta leggere «il manifesto degli anti bene-comunisti», pubblicato dall’Istituto Bruno Leoni e curato da Eugenio Somaini, per rendersi conto che l’ideologia dei beni comuni altro non è che il riprodursi del deprecabile: «socialismo municipale». Dice Battista che il libro è «una requisitoria contro il tentativo di dare una veste seducente… a idee vecchie e...