Alias Domenica
Lidija Ginzburg, brutalità di un assedio traslata in fame di aggettivi
Memorie sovietiche Benché testimone di Leningrado, l'autrice decise di alienare i propri ricordi «cedendoli» a N., un personaggio della intelligencija: le sue memorie finalmente da Guerini
Una stanza dello «State Memorial Museum» di Leningrado
Memorie sovietiche Benché testimone di Leningrado, l'autrice decise di alienare i propri ricordi «cedendoli» a N., un personaggio della intelligencija: le sue memorie finalmente da Guerini
Pubblicato circa 5 anni faEdizione del 24 novembre 2019
C’è un che di involontariamente profetico nella decisione di Lidija Ginzburg di titolare il romanzo à la Proust che stava scrivendo negli anni Trenta La casa e il mondo. Animata dalla volontà di fissare «il divenire di un’autocoscienza sullo sfondo degli eventi storici», la giovane studiosa di letteratura, allieva di Boris Ejchenbaum e Jurij Tynjanov, non portò mai a compimento quel progetto forse troppo ambizioso – e, d’altronde, difficilmente all’epoca un testo così introspettivo sarebbe passato indenne al vaglio della censura. Ciononostante, la contrapposizione tra dimensione privata e universale, tra intimità domestica e spazio urbano, sarebbe riaffiorata a distanza di...