Alias
Liliane Giraudon e il lavoro della carne
INTERVISTA La scrittura è un atto del sé collettivo. Nello sfruttamento dei corpi in cui viviamo le donne hanno lottato per affermare la libertà. A colloquio con la poeta marsigliese
INTERVISTA La scrittura è un atto del sé collettivo. Nello sfruttamento dei corpi in cui viviamo le donne hanno lottato per affermare la libertà. A colloquio con la poeta marsigliese
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 7 marzo 2020
In francese ci sono due modi per dire «carne». Uno «viande», per designare una porzione di sostanza animale e come diceva già l’abbé Gabriel Girard portare con sé la nozione di alimento. Mentre tutta «la viande» può essere mangiata, ci sono delle «chairs» che non si possono mangiare, come la carne umana. Di fatto, mentre i due termini possono essere entrambi utilizzati per indicare la carne animale, solo «chair» è impiegato per quella umana. Tutte queste definizioni e circoscrizioni dei lemmi che concernono la «carne» sono fissate e valide fintanto che non si entra nel campo metaforico della parola poetica....