Cultura
L’immaginario irriducile al potere occupa le metropoli
SAGGI «Il tempo del disincanto» di Massimo Ilardi per manifestolibri. Individui che hanno nella strada il loro regno tessono legami basati su affinità elettive
Fernand Léger, Animated Landscape (1924)
SAGGI «Il tempo del disincanto» di Massimo Ilardi per manifestolibri. Individui che hanno nella strada il loro regno tessono legami basati su affinità elettive
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 23 aprile 2016
Di quale «disincanto» ci parla l’ultimo libro di Massimo Ilardi (Il tempo del disincanto, manifestolibri, pp. 140, euro 15)? La parola è molto impegnativa e vale la pena di ricordarne le origini recenti. Le fortune del termine disincanto risalgono a quelle condizioni di vita di estraniamento, stupore, spaesamento, descritte dai grandi scrittori e narratori dell’Ottocento di fronte al comparire della modernità e, in particolare, di fronte ad uno dei suoi aspetti più inediti e sorprendenti: la nascita della metropoli, con le sue luci, i primi incontri notturni favoriti dall’illuminazione pubblica, le vetrine dove vengono esposte le merci, lo spettacolo della...