Cultura

L’immaginario si conquista scavando

L’immaginario si conquista scavandoAmalie Smith, «Clay Theory», 2019

Mostre Una rassegna, a cura di Hélia Paukner, riunisce i lavori di quattro artisti – Amalie Smith, Sammy Baloji, Cristina Lucas e Francisco Tropa – che si interrogano sulle tracce del passato, i residui coloniali e le memorie da far riaffiorare del presente

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 7 ottobre 2020
Se nell’immaginario comune è ben presente la figura dell’archeologo intento a dissotterrare memorie, più difficile è credere che lo stesso procedimento appartenga anche alla creazione contemporanea. Eppure è da questo inaspettato legame che nasce la mostra Affleurements, sino all’8 gennaio 2021 al Centre de conservation et de ressources (Ccr) di Marsiglia, costola del Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée (Mucem). La rassegna, a cura di Hélia Paukner, riunisce i lavori di quattro artisti – Amalie Smith, Sammy Baloji, Cristina Lucas e Francisco Tropa –, accolti nel 2019 presso differenti istituzioni culturali nel quadro del progetto di cooperazione...

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