Visioni
L’immagine nello spazio della parola
Pagine e schermi Questa tensione che risuona la parola letteraria, e la scommessa di trasformare la parola in movimento cinematografico attraversa alcuni altri film che vedremo nei prossimi giorni
Pagine e schermi Questa tensione che risuona la parola letteraria, e la scommessa di trasformare la parola in movimento cinematografico attraversa alcuni altri film che vedremo nei prossimi giorni
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 7 aprile 2022
C’è un aspetto interessante nel ritorno , con decisione, della letteratura sullo schermo, relazione mai interrotta, che anzi attraversa la storia del cinema e che nelle recenti stagioni sembra appunto riaffermarsi per esplorare diverse forme di interazione. Ne sono un esempio i due film in sala da oggi, Tra due mondi (Ouistreham) e La figlia oscura, il primo dal libro-inchiesta della giornalista francese Florence Aubenas Le quai de Ouistreham, il secondo dal romanzo omonimo di Elena Ferrante. Ma se Maggie Gyllenhaal in questo suo esordio dietro alla macchina da presa, costruito sulla presenza della protagonista, Olivia Colman cerca una «traduzione»...