Internazionale
L’imperatore Wu illumina il sogno di Xi Jinping
Cina Non è solo a un «sovrano» fondatore che bisogna guardare per trovare una figura simile al numero uno di Pechino, ma a un riformatore dotato di «grandeur» e lungimiranza
Cina Non è solo a un «sovrano» fondatore che bisogna guardare per trovare una figura simile al numero uno di Pechino, ma a un riformatore dotato di «grandeur» e lungimiranza
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 30 aprile 2018
L’abolizione del limite costituzionale dei due mandati presidenziali consecutivi deliberata di recente in Cina dall’Assemblea Nazionale del Popolo ha creato sconcerto, nonostante fosse nell’aria. La nomina a vicepresidente di Wang Qishan, fedelissimo di Xi Jinping e artefice dell’imponente campagna contro la corruzione nel corso della quale sono stati puniti, con sanzioni diverse, quasi un milione e quattrocentomila funzionari, dimostra che la mossa era programmata da tempo: sono infatti ora chiare le ragioni dell’esclusione di Wang dal Comitato Permanente dell’Ufficio Politico del Pcc, nominato nell’ottobre 2017, e dell’assenza, tra i sette membri designati, di possibili eredi di Xi per il 2023,...