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L’imprevedibilità del sisma

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L'Aquila La sentenza di assoluzione sul terremoto abruzzese e gli esperti del mondo scientifico nel ruolo di capro espiatorio. Un mancato allarme che non andava interpretato come una rassicurazione

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 18 novembre 2014
Mentre veniva pronunciata l’assoluzione per i sismologi accusati di aver rassicurato la popolazione aquilana, col fiato sospeso non c’erano solo gli imputati, condannati in primo grado, e i concittadini delle vittime. Sul tribunale puntava anche l’attenzione della comunità scientifica che ha considerato l’inchiesta un «processo alla scienza», con gli esperti nel ruolo di capro espiatorio. In realtà, a giudizio non c’erano solo sismologi, ma anche i vertici della Protezione Civile del 2009, Bernardo De Bernardinis (vice capo del settore tecnico del dipartimento) e il numero uno Guido Bertolaso (stralciato a causa degli altri procedimenti a suo carico). L’unica condanna in...

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