Visioni

L’improbabile Italia della Bandabardò

L’improbabile Italia della BandabardòBandabardò

Intervista Fra gatti alcolisti, imprenditori imbroglioni e una cover di Plastic Bertrand il ritorno della band

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 agosto 2014
Definirli è assai improbo. Giocolieri del pop? Ma per carità. Chansonnier? Forse va meglio. Il problema è che la Bandabardò al suo ventunesimo anno di attività ha una molteplice personalità, che oscilla senza sosta fra rock, folk e canzone. Certo è che Enrico ’Enriquez’ Greppi, Alessandro ’Finaz’ Finazzo, Andrea ’Orla’ Orlandini, Marco ’Don’ Bachi, Alessandro Nutini detto il ’giovane Nuto’ e Federico ’Pacio’ Pacini, si divertono ancora. E molto, almeno così traspare nel recente album L’improbabile, decimo in una carriera costellata da oltre 1300 concerti, distribuito per la Warner. Un titolo che suona, conoscendoli, assai pertinente: «È che ci sentiamo...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi