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L’impronta delle multinazionali del fossile sul Piano per l’Energia

L’impronta delle multinazionali del fossile sul Piano per l’EnergiaLa centrale a carbone Merrimack negli Stati uniti foto Ap

Commenti Ecco l’atteso Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) 2023. Doppio guadagno per le compagnie Oil&Gas e l’Italia come pattumiera della CO2 mediterranea

Pubblicato più di un anno faEdizione del 4 luglio 2023
Finalmente, eccolo, il tanto atteso Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) 2023. Un corposo documento che richiede un attento esame, ma che a una prima veloce lettura rivela subito le impronte delle multinazionali del fossile. Già, perché gli obiettivi di decarbonizzazione richiesti dall’Europa si raggiungono grazie a un corposo contributo della tecnica della cattura e stoccaggio sottoterra della CO2 (CCS, Carbon Capture and Storage). Cioè, invece di non emetterla utilizzando fonti rinnovabili di energia, si continua in parte a bruciare combustibile fossile e la CO2 prodotta si sotterra, e così non va in atmosfera. DA NOTARE CHE...

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