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L’improvvisazione della bellezza

L’improvvisazione della bellezzaJuliet in California 1944. – courtesy Man Ray Trust Adagp Paris by siae 2014

Arte La grande mostra di Man Ray a Villa Manin, vicino Udine. Trecento opere di irriverente lettura del mondo

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 18 ottobre 2014
La personalità di Man Ray è misteriosa e sfuggente esattamente quanto le sue fotografie (comprese le pitture e le sperimentazioni cinematografiche). Anche un identikit col passaporto alla mano risulta vaporoso. Ostico da inquadrare, come scrive acutamente Janus nel catalogo edito da Skira della grande mostra apertasi a Villa Manin di Passariano (visitabile fino all’11 gennaio), Man Ray non si riesce a ricordarlo come americano, tantomeno come parigino. Era ebreo senza professare la fede e surrealista solo se lo si lasciava in pace. Pure il suo nome risultava diverso all’anagrafe: Emmanuel Radnitzsky era nato a Filadelfia nel 1890 da una madre...

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