Internazionale

L’impunità che punisce il Congo

L’impunità che punisce il CongoSetacciando la cassiterite (biossido di stagno) estratta da una miniera nei pressi di Bisie, nel Nord Kivu – Lucas Oleniuk/Getty Images

Dai killer di Lumumba alle aziende occidentali che fanno incetta di minerali portando fame e insicurezza tra le comunità locali, nessuna giustizia all’orizzonte per i crimini commessi nella RdC. La richiesta di un Tribunale penale internazionale ad hoc. E il potere dei consumatori europei. Lo scrittore e attivista Vava Tampo: «Se il colore della pelle dei congolesi fosse stato più chiaro...»

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 22 dicembre 2021
Terza e ultima puntata dell’inchiesta multimediale sulle responsabilità dell’Ue e della comunità internazionale sulla situazione dei diritti umani e delle violenze contro le popolazioni civili nella Repubblica democratica del Congo, in relazione alle immense risorse del suo sottosuolo.     «Se il colore della pelle dei congolesi fosse più chiaro, al mondo sarebbe importato di più di quello che stiamo vivendo oggi e la comunità internazionale si sarebbe preoccupata molto di più di noi». È la denuncia verso l’occidente di Vava Tampa, scrittore e attivista congolese e fondatore della ong Save the Congo, che da 10 anni ha l’obiettivo di...
Errata Corrige

Dai killer di Lumumba alle aziende occidentali che fanno incetta di minerali portando fame e insicurezza tra le comunità locali, nessuna giustizia all’orizzonte per i crimini commessi nella Rdc. La richiesta di un Tribunale penale internazionale ad hoc. E il potere dei consumatori europei. Lo scrittore e attivista Vava Tampo: «Se il colore della pelle dei congolesi fosse stato più chiaro…» 

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