Alias Domenica
L’inattingibile in dialettica col presente: Mito e Festa secondo Furio Jesi
Storia e antropologia Riproposti a cura di Andrea Cavalletti, Mito (Quodlibet) e Il tempo della festa (Nottetempo) illustrano il dispositivo critico dello studioso torinese: contro i moderni tentativi di manipolazione
Piastra raffigurante Cybele, un sacrificio votivo e il dio Sole, III sec. a.C., proveniente da Khanoum. Kabul, Museo Nazionale dell’Afghanistan
Storia e antropologia Riproposti a cura di Andrea Cavalletti, Mito (Quodlibet) e Il tempo della festa (Nottetempo) illustrano il dispositivo critico dello studioso torinese: contro i moderni tentativi di manipolazione
Pubblicato 10 mesi faEdizione del 28 gennaio 2024
Anche per chi proviene da esperienze e sensibilità diverse, o da un diverso orizzonte metodologico, la lettura degli scritti di Furio Jesi (1941-1980) offre ancora l’opportunità di un incontro straordinario. Fuori dal comune è innanzitutto il percorso umano e culturale di Jesi, la cui formazione, condotta al di là delle regole delle istituzioni, ha i tratti della precocità unita alla profondità di erudizione e alla vastità di interessi: Jesi è stato studioso di mitologia e storico delle religioni, critico letterario, germanista e traduttore; si è interessato di storia antica e moderna, di storia delle idee e di filosofia, di letteratura...