Cultura

L’incerta età dell’adulto

L’incerta età dell’adulto«Edipo e la Sfinge» di Giorgio De Chirico, 1968

Scaffale «La porta stretta. Come diventare maggiorenni» di Umberto Curi, per Bollati Boringhieri. Il difficile affrancamento, fra parricidi metaforici e devozione filiale

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 14 agosto 2015
Rito di passaggio per antonomasia. Metaforicamente, e non solo. La maggiore età rappresenta il salto verso autonomia, consapevolezza, responsabilità e affrancamento. Mette fine alla crescita lineare, protetta dai «grandi» e addomesticata con abitudini, educazione e precetti. È la rottura del cordone ombelicale nei confronti dei genitori: dunque, la perfetta idea di filiarità interrotta. Si traduce – per estensione figurata – nell’allievo libero dall’ombra del maestro, ma anche nel pensiero finalmente svincolato dai dogmi familiari come pure nella visione del mondo indipendente dalla volontà pedagogica. Spesso, un simile strappo viene fatto combaciare con l’emancipazione dall’età della subordinazione. In realtà, come non...

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