Cultura

L’inciviltà della cella

L’inciviltà della cellaUn'opera del graffitista Dolk

Detenzione «Ancora oggi, la sanzione per il reato è soprattutto corporale. Va superato un diritto così tanto imputatocentrico». Un'intervista con il magistrato Silvia Cecchi, che ha collaborato con un saggio al volume «Sulla pena. Al di là del carcere»

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 23 aprile 2014
La crisi profonda e inesorabile della misura detentiva, rispetto alla quale si richiede un superamento netto e inequivocabile, tanto nei presupposti teorici quanto nelle modalità di esecuzione. È quanto certificano con radicale convinzione due magistrati (Silvia Cecchi e Giovanna Di Rosa), un professore di filosofia morale e bioetica (Paolo Bonetti) e uno psicologo e psicoterapeuta sistemico-familiare (Mario Della Dora), nel denso e articolato volumetto dedicato all’argomento: Sulla pena. Al di là del carcere (Liberilibri, pp. 187, euro 16, introduzione di Giovanni Fiandaca). Ne parliamo con Silvia Cecchi, magistrato e sostituto procuratore presso la Procura di Pesaro, autrice del saggio più...

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