Cultura
L’incontro fondamentale con Stravinskij tra pensiero razionale e piacere dei sensi
Roman Vlad La sua passione musicale contagiò quelli che erano, allora, i giovani interpreti della cultura più dinamica da Brandi a Argan a Montale
Ritratto di Roman Vald – Luca Fregoso
Roman Vlad La sua passione musicale contagiò quelli che erano, allora, i giovani interpreti della cultura più dinamica da Brandi a Argan a Montale
Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 24 settembre 2013
Roman Vlad se n’è andato con un rimpianto: che nessuno avesse pensato di preparare un’edizione critica della partitura del Sacre du printemps nell’anno del centenario. A Stravinskij Vlad aveva dedicato gran parte del suo lavoro di studioso e si era sempre più radicata in lui la convinzione, nel corso di lunghi anni di ricerche e di riflessioni, che il massimo capolavoro del Novecento musicale non avesse ancora trovato una forma definitiva a causa dei continui ripensamenti dell’autore. Avrebbe colmato ben volentieri lui stesso questa lacuna, se le forze per intraprendere un’impresa tanto impegnativa non l’avessero abbandonato negli ultimi anni. C’è...