Cultura

L’indagine di Maxim Samson tra le «linee invisibili» del mondo

L’indagine di Maxim Samson tra le «linee invisibili» del mondo

Per Laterza Il geografo inglese, che insegna alla DePaul University di Chicago, analizza «le linee di demarcazione» che definiscono lo spazio nel quale ci muoviamo anche quando non si tratta di barriere fisiche o geografiche, quanto piuttosto culturali o legate al nostro immaginario

Pubblicato 6 mesi faEdizione del 31 maggio 2024
In Linee invisibili. I confini e le frontiere che disegnano il mondo (traduzione di Alessandro Manna, Laterza, pp. 408, euro 24), il geografo inglese Maxim Samson, che insegna alla DePaul University di Chicago, analizza «le linee di demarcazione» che definiscono lo spazio nel quale ci muoviamo anche quando non si tratta di barriere fisiche o geografiche, quanto piuttosto culturali o legate al nostro immaginario politico, religioso, antropologico. «In effetti, strade, fiumi e catene montuose sono tutti dei tipi di confini che possono essere percepiti con gli occhi», spiega Samson, prima di aggiungere: «Spesso, tuttavia, non è l’entità fisica a detenere...

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