Europa
L’indipendenza può ancora attendere, ora «bisogna mediare»
Referendum catalogna Resta alta la tensione, il Sì ha vinto ma il presidente catalano Puigdemont prende tempo e non proclama l’addio alla Spagna. E oggi sciopero generale, ma i due maggiori sindacati, Ccoo e Ugt, si smarcano
Barcellona, la protesta degli studenti contro la violenza di Guardia Civil e Polizia nacional; sotto Puigdemont tra il suo vice Oriol Junqueras e Ada Colau – Ap e LaPresse
Referendum catalogna Resta alta la tensione, il Sì ha vinto ma il presidente catalano Puigdemont prende tempo e non proclama l’addio alla Spagna. E oggi sciopero generale, ma i due maggiori sindacati, Ccoo e Ugt, si smarcano
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 3 ottobre 2017
Luca Tancredi BaroneBARCELLONA
Dopo la tempesta di domenica, ieri la tensione in Catalogna è rimasta alta. Ma arrivano timidi segnali di pace. Il governo catalano, che fino a domenica sera era sembrato intenzionato a procedere direttamente con la dichiarazione unilaterale di indipendenza, dopo una riunione dei suoi ministri ha lanciato un segnale: «C’è bisogno di mediare». Il presidente catalano Carles Puigdemont ha chiarito che «né io né il governo catalano stiamo dichiarando l’indipendenza», e che chiede la «mediazione reale e sincera» fra governo spagnolo e governo catalano da parte di mediatori internazionali. E ha concluso chiedendo che gli agenti della Policia nacional e...