Cultura
L’indomito spirito scozzese racchiuso in una farsa tragica
Scaffale In «Chi si rivede!» (Paginauno) i racconti di William McIlvanney, autore figlio di minatori scomparso nel 2015. Storie brevi ma intense che hanno il sapore della vittoria e della sconfitta
Lo scrittore William McIlvanney nelle strade di Glasgow
Scaffale In «Chi si rivede!» (Paginauno) i racconti di William McIlvanney, autore figlio di minatori scomparso nel 2015. Storie brevi ma intense che hanno il sapore della vittoria e della sconfitta
Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 4 gennaio 2019
La letteratura scozzese è da sempre un mondo a parte rispetto a quella britannica. «La Scozia è un’isola» verrebbe da dire, anche se chiaramente non lo è, essendo soltanto la parte settentrionale della maggiore di quelle che un tempo venivano chiamate, anche nelle cartine geografiche, le isole britanniche. In virtù soprattutto di vicissitudini storiche e culturali, mantiene ancora oggi un suo isolamento che la rende discosta, e che rende la sua letteratura lievemente scostante rispetto ai paradigmi spesso conciliatori e più mainstream delle lettere inglesi. GENERALIZZARE è sempre sbagliato, certo, ma si può con qualche cognizione di causa affermare che...