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L’infanzia dell’alta sicurezza

L’infanzia dell’alta sicurezzabackstage – foto Amalia Violi

Teatri in carcere Mimmo Sorrentino per il progetto "Educarsi alla libertà" nel suo spettacolo fa raccontare tragiche storie di bambine alle detenute di alta sicurezza

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 26 maggio 2018
Luciano Del Sette VIGEVANO (PV)
L’applauso fatica ad arrivare. Nel piccolo teatro, quando le luci si accendono, è un suono timido, scandito da poche mani. Poi cresce, diventa forte, corale, convinto. Se l’applauso fosse rivolto a uno spettacolo qualsiasi in un teatro qualsiasi, potrebbe far pensare a un pubblico scarsamente entusiasta, trascinato dalla claque. Non è così. Almeno qui, nel teatro del carcere di Vigevano, al termine dei quarantasei minuti di L’infanzia dell’alta sicurezza, testi e regia di Mimmo Sorrentino; sul palco Rosaria, Micaela, Maria, Marina… Detenute per reati associativi. Quelli che hanno a che fare con mafia, ’ndrangheta, camorra. L’applauso non poteva arrivare subito,...

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