Cultura
L’infanzia in trappola
Anti-pedagogia Nel suo «Cattivi maestri. La controeducazione di René Schérer, Raoul Vaneighem e Hakim Bey» (Castelvecchi), Paolo Mottana riflette sull'espulsione dello straniero partendo dai vizi pedagogici che depotenziano il bambino aperto al mondo, addomesticando i suoi desideri di erranza
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Anti-pedagogia Nel suo «Cattivi maestri. La controeducazione di René Schérer, Raoul Vaneighem e Hakim Bey» (Castelvecchi), Paolo Mottana riflette sull'espulsione dello straniero partendo dai vizi pedagogici che depotenziano il bambino aperto al mondo, addomesticando i suoi desideri di erranza
Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 6 gennaio 2015Edizione 06.01.2015
L’ospitalità è una virtù o un’istituzione? Oggi, come accadeva nei vecchi circoli dei combattenti, in certe sue declinazioni retoriche, questa ospitalità sembra poco più che un’associazione per il reinserimento dei mutilati all’interno di quelle stesse società che ha contribuito a mutilarli e presumibilmente continuerà a farlo. Ma l’ospitalità – scriveva René Schérer, in un suo libro chiave del 1983: Zeus hospitalier – è tutt’altro. È una «virtù interstiziale». Vaga tra le soglie del mondo attuale, inquietandole, non disciplinandole, come un tempo la follia di Erasmo inquietava tutte le «buone ragioni», a partire dalla più «buona» di tutte, la raison d’État....