Italia

L’inferno sotto il Colosseo

L’inferno sotto il ColosseoRoma. l'accampamento di Porta Pia – Stefano Montesi

Il presidio di Porta Pia Le baracche di cartone dove vivono i rifugiati, le palazzine dove si dorme in dieci in una stanza. La topografia sconosciuta della città sommersa: «Chiediamo diritti, ci danno un piatto di pasta»

Pubblicato circa 11 anni faEdizione del 22 ottobre 2013
In un angolo di Ponte Mammolo, quartiere a est di Roma, vicino al carcere di Rebibbia, cresce una baraccopoli con centinaia di rifugiati, in maggioranza eritrei e somali. Sulla loro pelle hanno conosciuto l’«accoglienza» che l’Italia riserva ai rifugiati politici. Senza un tetto, un reddito, cittadini dimezzati, perché non possono lavorare, studiare, ricominciare una vita interrotta molto lontano. Il 12 ottobre in quattrocento hanno occupato il palazzo della Marina geografica in piazza Indipendenza, a pochi metri dalla stazione Termini. Sotto questo edificio immenso, che richiama nei fregi lo stile di Nervi, il corteo di sabato scorso, quello della «sollevazione generale»...

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