Cultura
L’inferno torna a casa
Restauri Un'intervista con Carlo Giantomassi che, insieme a Gianluigi Colalucci, sovrintende ai lavori per il ciclo di affreschi di Buffalmacco, in procinto di essere ricollocati nel luogo originario: erano stati strappati dopo che una scheggia di bomba aveva incendiato le mura del Camposanto di Pisa
Particolare dell'Inferno di Buffalmacco
Restauri Un'intervista con Carlo Giantomassi che, insieme a Gianluigi Colalucci, sovrintende ai lavori per il ciclo di affreschi di Buffalmacco, in procinto di essere ricollocati nel luogo originario: erano stati strappati dopo che una scheggia di bomba aveva incendiato le mura del Camposanto di Pisa
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 5 dicembre 2015
Nonostante fosse estate piena e le giornate fossero lunghe e assolate, quel ventisette luglio del 1944 il cielo si oscurò d’improvviso e fra i rombi assordanti degli aerei piovvero bombe alleate dal cielo. Una scheggia colpì le travi del tetto del Camposanto pisano, che prese fuoco. Le fiamme incenerirono il legno e le macerie, miste a piombo fuso, si abbatterono sui muri sottostanti, travolgendo le pareti animate da una serie di affreschi che narravano storie di vita e di morte, come si addiceva al luogo, un’architettura medievale nata per accogliere il culto dei defunti. Subito si strapparono i dipinti che...