Italia

L’infettivologo Aldo Morrone: «Ora più test, la salute di tutti è quella degli ultimi»

L’infettivologo Aldo Morrone: «Ora più test, la salute di tutti è quella degli ultimi»L'infettivologo Aldo Morrone in una foto scattata prima dell’emergenza Covid-19

Parla il direttore scientifico dell'Ospedale San Gallicano di Roma Servono più tamponi agli esposti, anche prima dei sintomi, arriveremmo alla malattia prima che serva la terapia intensiva. Le fasce fragili sono quelle più a rischio. Non è solo solidarietà, ma una scelta clinica di sanità generale. Fermare le guerre in corso sarebbe un modo concreto di contrasto alla pandemia

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 17 marzo 2020
Trent’anni fa, fuori dal suo pionieristico ambulatorio all’ospedale San Gallicano di Roma, a Trastevere, affiggeva indicazioni in tutte le lingue per accogliere persone malate di tutte le parti del mondo. Spesso c’era una ‘manina’ che le staccava. Ma lui non ha mai perso la fiducia nel prossimo. Oggi Aldo Morrone è infettivologo di fama mondiale e direttore scientifico dell’Istituto San Gallicano. «Le persone dimostrano di essere più solidali di quello immaginavamo. Da questa emergenza usciremo solo se metteremo insieme scienza e solidarietà. Nessuno guarisce da solo. Una visione oggi chiara grazie al nostro servizio sanitario nazionale, improntato sulla salute come...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi