Visioni

L’infinito sufficiente dell’amica cineasta

L’infinito sufficiente dell’amica cineastaun frame da Chelsea Girl

Storie Fare cinema in 8 e in 16 millimetri parlando di donne, Proust, desiderio. L’avventura underground di Pia Epremian narrata dal suo «complice» Tonino De Bernardi

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 14 novembre 2014
Pia (Epremian) è De Silvestris con il nome primigenio di quel papà che lei di suo amore amò tanto nonostante il furore sotterraneo della madre ed eclatante. Pia nella notte di Fuori Orario-Rai3, novembre 2014, riappare con Infiniti Sufficienti, lei Pia (Della Rivoluzione) bruciò nel giro di diverse lune ma in manciata di alcuni (troppo pochi ahimé lamento io) anni. Bruciò tuttavia non nel senso dell’alloggio nel letto-letteratura di Ingeborg Bachman la poeta-scrittrice la vate sottovoce gridando (Pia è underground italiano più che mai «sotterraneo della madre ed eclatante» nella sua natura bipolar-contradditoria di Sussurro e grido bergmaniano). Non dico...

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