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L’inganno degli «investimenti»
Gira voce che il Ministero dell’Economia italiano e l’Ocse abbiamo cambiato idea sulla politica economica. Chiedono oggi più investimenti, perché la crescita, dopo qualche trimestre di labile ripresa, ha subito […]
Gira voce che il Ministero dell’Economia italiano e l’Ocse abbiamo cambiato idea sulla politica economica. Chiedono oggi più investimenti, perché la crescita, dopo qualche trimestre di labile ripresa, ha subito […]
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 26 febbraio 2016
Gira voce che il Ministero dell’Economia italiano e l’Ocse abbiamo cambiato idea sulla politica economica. Chiedono oggi più investimenti, perché la crescita, dopo qualche trimestre di labile ripresa, ha subito un rallentamento, la domanda aggregata langue e i rischi di instabilità finanziaria si sono riaffacciati all’orizzonte. Questo «cambia verso» di facciata nasconde in sé il conservatorismo della politica e quindi degli interessi che guidano le istituzioni nazionali, europee e internazionali. Nel documento «A Shared European Policy Strategy for Growth, Jobs, and Stability», il Ministero dell’Economia italiano riconosce la necessità di un intervento misto, basato sugli sforzi della politica monetaria, già...