Visioni

L’inganno «femminista» della moda

L’inganno «femminista» della modaPhoebe Philo, direttore creativo di Céline

ManiFashion L'edizione inglese di Elle ha lanciato una campagna sul nuovo significato di emancipazione

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 7 giugno 2014
L’edizione inglese di Elle ha lanciato una campagna in forma di domanda: la parola femminismo ha bisogno di un rebranding? Secondo il mensile femminile la provocazione era necessaria perché oggi il concetto di femminismo, tornato prepotentemente di moda sia nei messaggi degli stilisti sia nelle collezioni di abiti, esclude le generazioni più giovani che, dice «lo vivono come un concetto astratto non avendo mai letto i libri né sentito parlare di Germaine Greer o Marilyn French». Figuriamoci, aggiungerei, di Simone de Beauvoir o di Betty Friedan. Il dibattito ha suscitato un vespaio che ha prodotto 135 milioni di messaggi su...

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