Lavoro
L’Inps si unisce alla propaganda: «+25% di tempi indeterminati»
Jobs Act Boeri: il lavoro cresce ed è stabile grazie al contratto a tutele crescenti. La Cgil: è merito solo degli incentivi, bastavano quelli e si potevano mantenere i diritti invece cancellati La Uil: favori solo ad imprese
Una lavoratrice alla catena di montaggio – Foto LaPresse
Jobs Act Boeri: il lavoro cresce ed è stabile grazie al contratto a tutele crescenti. La Cgil: è merito solo degli incentivi, bastavano quelli e si potevano mantenere i diritti invece cancellati La Uil: favori solo ad imprese
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 12 maggio 2015
Nell’ormai estenuante balletto di cifre sui mirabolanti risultati del Jobs act entra in gioco anche l’Inps. Se fino al mese scorso il teatrino della propaganda era composto solo da ministero del Lavoro – che anticipava i dati sulle nuove attivazioni di contratti – poi puntualmente smentiti dall’Istat che certificava l’aumento della disoccupazione, da ieri anche Tito Boeri ha deciso di far sentire la sua voce. Aumentando il coro governativo, il neo presidente dell’Insp ha inaugurato un nuovo strumento dal titolo roboante: «Osservatorio sul precariato». E se i dati di gennaio e febbraio avevano avuto poca eco, ecco che con marzo...