Alias Domenica

L’intenzionalità degli artefatti

L’intenzionalità degli artefattiKakongo subgroup. Power Figure Nkisi Nkondi, 19th century, Brooklyn Museum, Museum Expedition 1922, Robert B. Woodward Memorial Fund

Antropologia Attribuire a una statuetta o a un dipinto una natura prossima a quella umana, scrive Carlo Severi, è un bisogno alle radici dell’esperienza estetica:«L’oggetto-persona»

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 15 luglio 2018
Sarebbe interessante conoscere la reazione di Carlo Severi di fronte ad alcune affermazioni che troviamo in un libro di Thomas Hylland Eriksen, antropologo a Oslo, pubblicato da Einaudi l’anno passato: Fuori controllo. Un’antropologia del cambiamento accelerato. Ecco per sommi capi le sue tesi: ormai, «è necessario riconoscere, una volta per tutte, che il mescolamento e il cambiamento accelerato, la connessione e la diffusione della modernità sono l’aria che respiriamo nel mondo di oggi» e che «le diversità culturali si sono ristrette da quando le persone nel mondo hanno cominciato a partecipare a una conversazione globale». È vero che «l’antropologia stenta...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi