Visioni
L’intimità dell’ostaggio nelle fauci dello spettacolo
Habemus Corpus L'aspettativa del ritorno ha creato in'ansia guardonica, Silvia Romano è stata data in pasto a fotografi e telecamere, e subito tutti si sono buttati a commentare, a giudicare senza porsi alcuna domanda
Rientro a casa di Silvia Romano, Milano – Ansa
Habemus Corpus L'aspettativa del ritorno ha creato in'ansia guardonica, Silvia Romano è stata data in pasto a fotografi e telecamere, e subito tutti si sono buttati a commentare, a giudicare senza porsi alcuna domanda
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 13 maggio 2020
Ho scelto di non guardare re in diretta il ritorno in Italia di Silvia Romano. L’aspettativa creata dalle tivù sul suo arrivo aveva un che di ansia guardonica che mi ha tenuto alla larga da schermi e commenti. Dopo, quelle immagini hanno invaso ogni spazio di web e telegiornali ed è stato impossibile sottrarvisi. Gioire per la liberazione di una persona sequestrata per 18 mesi non ha niente a che fare con la voglia di scandagliarne il viso, il corpo, i gesti, gli abiti. Men che meno ha a che fare con il diventare spettatori di un momento che dovrebbe...