Visioni
«L’intrusa». Napoli fuori dal «genere» della napoletanità
Al cinema Napoli e l’immaginario. Non è una storia nuova ma senza scomodare precedenti illustri fermiamoci al presente: al cinema la capitale partenopea è diventata, negli ultimi tempi, quasi un set «obbligato» […]
Al cinema Napoli e l’immaginario. Non è una storia nuova ma senza scomodare precedenti illustri fermiamoci al presente: al cinema la capitale partenopea è diventata, negli ultimi tempi, quasi un set «obbligato» […]
Pubblicato circa 7 anni faEdizione del 28 settembre 2017
Napoli e l’immaginario. Non è una storia nuova ma senza scomodare precedenti illustri fermiamoci al presente: al cinema la capitale partenopea è diventata, negli ultimi tempi, quasi un set «obbligato» tanto da parlare di «napoletanità».Trucchi mediatici, forse, e pure quel tanto di compiacimento davanti alle Gomorre, alle periferie di personaggi e condizioni estreme che danno l’impressione di un «déja vu» prima di cominciare. E di forzature – astuzie? – che lasciano indietro passaggi importanti, sguardi obliqui anche recenti assai potenti (Gaudino, Capuano, Martone per fare qualche nome). Dunque proviamo a immaginare una storia ambientata nelle zone «difficili», a...