Visioni

L’intuizione del Barbiere di Siviglia

L’intuizione del Barbiere di Siviglia«Il barbiere di Siviglia» – foto di Brescia&Amisano/La Scala

A teatro L’allestimento di Leo Muscato dell’opera di Rossini alla Scala, dirige l’orchestra Riccardo Chailly

Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 2 ottobre 2021
Quando nel 1816 Gioachino Rossini manda in scena Il Barbiere di Siviglia, ancor più di quanto ha fatto Mozart esattamente trent’anni prima con Le nozze di Figaro, cerca di elaborare un «nuovo genere di spettacolo» lanciando la sua personale sfida alla tradizione dell’opera buffa italiana incarnata da Giovanni Paisiello, che nel 1782 ha messo in musica proprio Le barbier de Séville di Beaumarchais. Il fatto che, come e più che in Mozart, la rilettura della tradizione fatta da Rossini sia vitalistico-parodica, radicalizzando in «commedia» il «dramma giocoso» di Paisiello, ce lo ricorda nel libretto di Cesare Sterbini il personaggio di...

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