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Linuccia Saba, un sogno negato

Linuccia Saba, un sogno negato

Il libro «Linuccia Saba e il cinema», Eut

Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 9 maggio 2020
Scoperti tra le carte di Anna Gruber conservate nella Biblioteca Civica di Trieste, i due soggetti inediti di Linuccia Saba, «Il triangolo della virtù» e «Una storia milanese», risalgono agli anni del dopoguerra intorno al 1948, quando la rivoluzione neorealista è in piena fioritura con i capolavori di De Sica-Zavattini, Rossellini, Visconti. Più o meno esplicito, c’è in entrambi il gusto del fantastico sociale che fa lievitare lo scenario pauperistico delle vicende. Se «Il triangolo della virtù», ambientato in una cittadina della Val d’Aosta, sospeso com’è tra la tristezza impiegatizia dei protagonisti e il capovolgimento favolistico della seconda parte, rischia...

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