Internazionale
L’Iran giustizia la rivolta: tre uccisi
Rivoluzioni Impiccati ieri per aver preso parte alla protesta. Che prende altre forme ma continua. E ieri, a Teheran, è tornata. Esecuzioni raddoppiate nel 2022, ma le donne sfidano il regime: in giro senza velo
Saeed Yaghoubi, Saleh Mirhashemi e Majid Kazemi nei giorni del processo
Rivoluzioni Impiccati ieri per aver preso parte alla protesta. Che prende altre forme ma continua. E ieri, a Teheran, è tornata. Esecuzioni raddoppiate nel 2022, ma le donne sfidano il regime: in giro senza velo
Pubblicato più di un anno faEdizione del 20 maggio 2023
«Abbiamo bisogno del vostro aiuto, non permettete che ci uccidano». Tre giorni fa è stato diffuso questo messaggio di tre uomini condannati a morte nel carcere di Isfahan, scritto a mano su un pezzo di carta consegnato ai familiari nell’ultimo incontro. Majid Kazemi, Saleh Mirhashemi e Saeed Yaghoubi erano accusati di aver ucciso un agente di polizia e due membri del gruppo paramilitare Basij a Isfahan nel novembre 2022 durante le proteste popolari. Amnesty International afferma che i tre sono stati sottoposti a torture, costretti a confessioni televisive. SONO PIOVUTE innumerevoli richieste di cittadini e personalità politiche, culturali e artistiche...